martedì 12 aprile 2022
Impacchettare l'architettura
Vestire gli ignudi
Vestire gli ignudi è una commedia di Luigi Pirandello scritta tra l'aprile e il maggio del 1922.
Il dramma è la storia di chi sentendosi nudo, di per sé giudicandosi insignificante, si riveste dei panni, fossero pure sporchi e laceri, che gli altri gli fanno indossare.
La Scimmia Nuda
Uno scritto sul futuro
vestire | architettura | città nel 2060 | progetto di vestizione degli edifici e delle aree urbane
Output: un disegno urbano accompagnato da un testo descrittivo
Come mi immagino che sarà la città del 2060?
- situazione attuale: crisi ambientale, guerra mondiale, cambiamento climatico
- alcuni punti di partenza: incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici, come il Superbonus 110%, il Bonus facciate, il rivestimento degli edifici con strati termici (cappotto), le normative sulla limitazione del consumo di suolo...
- futuro: non sarà più possibile realizzare nuovi edifici / sarà bloccato il consumo ulteriore di suolo, quindi l'unica soluzione sarà progettare sul tessuto cittadino esistente (rivestire o dotare di nuove vesti gli edifici e gli spazi urbani, mantenendo la struttura esistente)
Le città/gli edifici saranno saranno dotatati (vestiti/ricoperti/rivestiti) di apparati tecnici, ad esempio pannelli fotovoltaici/pale eoliche/tendaggi; ma anche spazi verdi/alberi/orti; decorazioni, addobbi...
Spunti:
Desmond Morris, "La scimmia nuda" - il "vestirsi" è un modo con cui la società ha portato a una nuova cultura - mostrare se stessi in un certo modo
Luigi Pirandello, "Vestire gli Ignudi"
Possibile Titolo "LA CITTA' NUDA" è un ossimoro - il vestire come messaggio
STEP #5 - il tatuaggio
tatuaggio: da una parola tahitiana, tatau, che significa «incidere, decorare la pelle». Secondo l'enciclopedia Treccani "qualunque sia la sua funzione, il tatuaggio è una forma d’arte e di comunicazione, al pari dell’abbigliamento e di altre forme di decorazione del corpo."
Il tatuaggio modifica / altera il corpo per segnare l’impronta della cultura, come la nudità del corpo viene cambiata, mascherata con gli indumenti, secondo un particolare codice vestiario, anche un tatuaggio segna l’appartenenza dell’individuo al mondo della società umana, secondo regole codificate.
Una caratteristica che ha contraddistinto il tatuaggio dal vestiario è che si tratta di un segno indelebile, rafforzandone il potere e il significato. Il corpo disegnato/vestito in modo permanente, a differenza di un corpo nudo/muto, è un corpo che racconta qualcosa della persona che lo porta.
Nella Roma antica, per esempio, il tatuaggio segna la condizione di schiavo, o di criminale.
STEP #14 - ABC
Abbecedario - in progress - della mia indagine sul "vestire":
- A come Apparati (rif. Maurizio Ferraris)
- B come
- C come Cappotto (vestire gli edifici con il cappotto termico)
- D come Decorare
- E come
- F come Festa
- G come Gusto
- H come
- I come Indumento
- L come Luce
- M come Metamorfosi - Moda - Maglia
- N come Nudità
- O come
- P come Proteggere (proteggere da determinate situazioni / agenti)
- Q come
- R come Rivestimento (atto ed effetto del rivestire, der. del lat. revestire, comp. di re- "di nuovo" e vestire "vestire → vestire di nuovo)
- S come Svestire / Spogliare (/ denudare)
- T come Tessuto (es. tessuto urbano, che richiama la tessitura della tela) - Trama
- U come
- V come
- Z come
Vestire di Luce
giovedì 7 aprile 2022
Vestire nel libro "Documanità" di Maurizio Ferraris
Un riferimento all'azione "vestire" compare nel capitolo 2.2.1. Il bastone di Edipo
La costruzione di apparati è il primo atto che sancisce il passaggio da animale a uomo.
"L’umano è lo zoon bakterìa échon, l’animale dotato di bastone [...] e capace di servirsi del bastone e della carota con altri animali, compresi altri animali umani. Ed è dunque l’animale con gli occhiali, le scarpe, lo zaino, il telefonino, i libri, le ricevute fiscali e la tessera sanitaria. In questa trasformazione si capisce un nuovo valore dell’umano, che c’era da sempre ma che solo ora può venir messo a profitto. L’osservazione per cui alcuni animali non umani si servono di apparati, come l’uso di protesi o la costruzione di nidi è indubbiamente pertinente, però nell’animale umano la protesi ha funzioni quantitativamente e qualitativamente diverse. [...]
Non la creazione di sillogismi o di norme, bensì la costruzione di apparati è il primo atto della scimmia nuda, la cui prima preoccupazione consiste nel nutrirsi, nell’armarsi, nello scaldarsi, e dunque anche nel vestirsi. Molto tempo dopo appariranno sapere e dovere, come derivati dalla tecnologia in quanto ur-capitalizzazione."
Maurizio Ferraris, Documanità, Roma-Bari, 2021, p. 119-125
Vestire nell'Arte contemporanea: "vestire i monumenti"