martedì 12 aprile 2022

STEP #5 - il tatuaggio

tatuaggio: da una parola tahitiana, tatau, che significa «incidere, decorare la pelle». Secondo l'enciclopedia Treccani "qualunque sia la sua funzione, il tatuaggio è una forma d’arte e di comunicazione, al pari dell’abbigliamento e di altre forme di decorazione del corpo."

Il tatuaggio modifica / altera il corpo per segnare l’impronta della cultura, come la nudità del corpo viene cambiata, mascherata con gli indumenti, secondo un particolare codice vestiario, anche un tatuaggio segna l’appartenenza dell’individuo al mondo della società umana, secondo regole codificate.

Una caratteristica che ha contraddistinto il tatuaggio dal vestiario è che si tratta di un segno indelebile, rafforzandone il potere e il significato. Il corpo disegnato/vestito in modo permanente, a differenza di un corpo nudo/muto, è un corpo che racconta qualcosa della persona che lo porta.

Nella Roma antica, per esempio, il tatuaggio segna la condizione di schiavo, o di criminale.

Tatuaggio Romano su un "gladiatore"

Ci si tatua perché orfani di un ‘identità. Il tatuaggio Ci fa sentire unici, ci distingue nel mare dell’omologazione sempre più pressante. Naturalmente è in atto anche una logica consumistica, guidata dai media e dal conformismo, proprio come nel caso della moda. La differenza sta nella potenza del tatuaggio, in termini di personalizzazione assoluta, che è minore nei capi d’abbigliamento. Il “mio” tatuaggio è unico, nessun altro lo può avere.
La provocazione delle sfilate "tattoo dress" è anche quella di rompere questo tradizionale concetto.
Provocazione di Dsquared2 alla Milano Fashion Week 2015 → "vestirsi di tatuaggi" 

 


Nessun commento:

Posta un commento